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    发表于:2011-09-07IP属地: 中国 南京

    Michelangelo e David (米开朗基罗和大卫-艺术家和作品)

    Michelangelo Buonarroti è stato uno scultore, pittore, architetto e poeta italiano. Protagonista del Rinascimento italiano, fu riconosciuto già al suo tempo come uno dei più grandi artisti di sempre .Intese fare della sua attività un'incessante ricerca dell'ideale di bellezza. Fu nell'insieme un artista tanto geniale quanto irrequieto. Il suo nome è collegato a una serie di opere che lo hanno consegnato alla storia dell'arte, alcune delle quali sono conosciute in tutto il mondo e considerate fra i più importanti lavori dell'arte occidentale: il David, la Pietà o il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina sono considerati traguardi insuperabili dell'ingegno creativo.

    Lo studio delle sue opere segnò le generazioni successive, dando vita, con altri modelli, a una scuola che fece arte "alla maniera" sua e che va sotto il nome di manierismo.

    Il David è una celeberrima scultura, fatta in marmo da Michelangelo, databile tra il 1501 e l'inizio del 1504 e oggi conservata nella Galleria dell'Accademia a Firenze. Largamente considerato un capolavoro della scultura mondiale, è uno degli emblemi del Rinascimento, nonché simbolo di Firenze e dell'Italia in generale all'estero.

    Il David ritrae l'eroe biblico nel momento in cui si appresta ad affrontare Golia e fu originariamente collocata in piazza della Signoria a Firenze come simbolo della Repubblica fiorentina stessa, vigile e vittoriosa contro i nemici.

    Impressionismo (印象派-艺术流派)

    L'Impressionismo è un movimento artistico nato in Francia nella seconda metà dell'Ottocento e durato fino ai primi anni del Novecento.

    Una precisa esperienza di gusto, un momento caratteristico e storicamente definito, identificano questa tendenza nella civiltà artistica moderna.

    Fondamentali per la nascita dell'Impressionismo furono le esperienze del Romanticismo e del Realismo, che avevano rotto con la tradizione, introducendo importanti novità: la negazione dell'importanza del soggetto, che portava sullo stesso piano il genere storico, quello religioso e quello profano; la riscoperta della pittura di paesaggio; il mito dell'artista ribelle alle convenzioni; l'interesse rivolto al colore piuttosto che al disegno; la prevalenza della soggettività dell'artista, delle sue emozioni che non vanno nascoste e camuffate, rapidi colpi di spatola, creando un alternarsi di superfici uniformi e irregolari, divenne il punto di partenza per le ricerche successive degli impressionisti.

    Un altro importante riferimento, difficilmente inquadrabile, fu Camille Corot, chiamato affettuosamente dai suoi discepoli père Corot , con i suoi paesaggi freschi e semplici, lontani dalle convenzioni.

    Nuovi stimoli vennero anche dall'Esposizione universale di Parigi del 1867, dove trovò sfogo l'interesse per l'arte esotica, in particolare quella giapponese. Hokusai e la scuola Ukiyo-e rappresentavano scene di vita quotidiana molto vicine al realismo che andava diffondendosi in Francia e in Europa. Già Baudelaire, alcuni anni prima, aveva distribuito agli amici delle stampe giapponesi, che presto divennero una moda e furono apprezzate e acquistate anche dai pittori impressionisti.

    Si deve però ricordare che, nonostante l'allontanamento dalla tradizione, restava il punto fermo della copia delle opere dei grandi del passato, custodite al Louvre.

    Infine, importanti novità vennero dalle scoperte delle scienze, come la macchina fotografica e le Leggi sull'accostamento dei colori di Eugène Chevreul: queste furono alla base della teoria impressionista sul colore, che suggeriva di accostare i colori senza mescolarli, in modo tale da ottenere non superfici uniformi ma "vibranti" e vive.

    Neoclassicismo (新古典主义-艺术流派)

    Neoclassicismo è il nome dato ad un movimento culturale sviluppatosi in Europa e in America tra il XVIII ed il XIX secolo. Come dice il termine esso nasce da un rinnovato interesse per l’arte antica, quella greco-romana in particolare. Grande influenza nello sviluppo dello stile Neoclassico ebbero gli scavi di Pompei, avviati intorno al 1740 da Carlo di Borbone, re di Napoli, che ispirarono tra gli altri Luigi Vanvitelli, primo vero sperimentatore neoclassico. In questo periodo, la città di Napoli, capitale del Regno delle Due Sicilie, divenne il fulcro della divulgazione neoclassica. I tesori emersi furono esposti nella capitale borbonica, dove accorsero centinaia di persone da tutto il vecchio continente e non solo. Anche l'architettura degli edifici di Napoli riflessero ampiamente l'influenza esercitata dalle scoperte archeologiche. L'esempio più conosciuto a tal proposito è la Basilica di San Francesco di Paola, considerata l'esempio italiano più importante di chiesa neoclassica. In questo periodo fiorisce anche il mercato dell’antiquariato e nascono i primi collezionisti d’arte.

    Il neoclassicismo fu variamente caratterizzato ma ben riconoscibile nelle varie arti, nella letteratura, in campo teatrale, musicale e nell’architettura e arti visive.

    L’esigenza fondamentale di ogni "neo"-classicismo è la realizzazione di uno status canonico su qualsiasi opera, possibilmente quella classica.

    Il neoclassicismo è essenzialmente un’arte di idee. Un artista ben istruito a cui sia familiare il canone, non lo ripete in una riproduzione senza vita ma sintetizza la tradizione in ogni opera.

    Ma un artista neoclassico che non riesce a realizzare tutto ciò, può creare opere mediocri.

    Novità, improvvisazione, espressione dell’Io dell’artista e cieca ispirazione non sono virtù neoclassiche: il neoclassicismo esibisce un perfetto controllo.

    Non ricrea forme d’arte con un progetto nuovo come il modernismo voleva. "Make it new" era il credo del poeta modernista Ezra Pound.

    Forlì, la neoclassica Cattedrale di Santa Croce

    Il termine "neoclassicismo" implica una particolare aderenza ai canoni classici, in ogni tipo di arte. Tali canoni, ad esempio, sono riconoscibili in Virgilio nella poesia, Raffaello e Poussin nella pittura, Haydn nella musica. Le altre culture avevano altri canoni classici, tuttavia, la tensione ricorrente nel neoclassicismo sembra essere stata l’espressione naturale di ogni cultura in un dato momento della sua evoluzione. Infatti una cultura che voglia essere consapevole di sé stessa, e della propria tradizione, sentirà inderogabilmente la necessità di riappropriarsi di un qualcosa che le è sfuggito e che fa parte del suo "patrimonio genetico": Apollonio di Rodi è uno scrittore neoclassico; le ceramiche della dinastia Ming sono un omaggio alle porcellane Song; gli umanisti italiani del 1400 inventarono una scrittura "romanica"; nell’Impero persiano la religione "classica" di Zarathustra, lo Zoroastrismo, è riproposta dopo secoli, per "ri-persianizzare" una cultura ormai scaduta; la riscoperta dell’arte egizia nel XVIII secolo sfociata, dopo la spedizione in Egitto di Napoleone, in una vera e propria "egittomania" per tutta la prima metà dell’ottocento.

    All'interno della cultura occidentale, il primo movimento motivato da un'aspirazione neoclassica è quello dello stile Romano che fu distinto per primo da Friedrich Hauser, storico d'arte che pubblicò, nel 1889, "La scultura Neoattica". Hauser identifica lo stile chiamato "Neo-attico" fra le sculture prodotte dal movimento Ellenista durante gli ultimi secoli dell'Impero Romano: ciò che Hauser chiama "Neo-attico" consiste in bassorilievi modellati su vasi decorativi e placche, impiegando uno stile figurativo che cerca il suo canone di modello classico fra il quinto e quarto secolo in Atene e Attica.

    Arte del Rinascimento (文艺复兴时期的艺术-文艺复兴)

    L'arte del Rinascimento si sviluppò a Firenze a partire dai primi anni del Quattrocento e da qui si diffuse nel resto d'Italia e poi in Europa convenzionalmente fino ai primi decenni del XVI secolo, quando ha luogo il cosiddetto "Rinascimento maturo" con le esperienze di Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello. Il periodo successivo è chiamato manierismo.

    Nel campo delle arti figurative le innovazioni rinascimentali affondavano le radici nel XIV secolo: ad esempio le ricerche intuitive sullo spazio di Giotto, di Ambrogio Lorenzetti o dei miniatori francesi vennero approfondite e portate a risultati di estremo rigore, fino ad arrivare a produrre risultati rivoluzionari.

    Furono almeno tre gli elementi essenziali del nuovo stile:

    Formulazione delle regole della prospettiva lineare centrica, che organizzava lo spazio unitariamente

    Attenzione all'uomo come individuo, sia nella fisionomia e nell'anatomia che nella rappresentazione delle emozioni

    Ripudio degli elementi decorativi e ritorno all'essenzialità.

    Per parlare di un'opera pienamente rinascimentale non basta la presenza di uno solo di questi elementi, poiché il Rinascimento fu innanzitutto un nuovo modo di pensare e raffigurare il mondo nella sua interezza. Per esempio in alcune opere di Paolo Uccello, come il San Giorgio e il drago (1456), lo spazio è composto secondo le regole della prospettiva; tuttavia, i personaggi non sono disposti in profondità, ma semplicemente accostati e privi di ombre, come l'eterea principessa; diversamente nella Crocefissione di San Pietro (1426) di Masaccio tutti gli elementi sono commisurati alla prospettiva, che determina le dimensioni di ciascuno.

    Un altro confronto, relativo all'attenzione all'uomo come individuo, si può effettuare tra la Madonna in trono col Bambino e angeli musicanti (1405-1410 circa) di Gentile da Fabriano e la Sant'Anna Metterza (1426) sempre di Masaccio: nel primo caso il volume è creato sovrapponendo gli strati di colore che creano ombre e luci in maniera del tutto convenzionale (le parti chiare sono sempre le stesse: la canna del naso, la fronte, il mento, qualunque sia la posizione della testa nel dipinto), come anche i lineamenti e le espressioni, mentre caso di Masaccio invece la costruzione del volto nasce dalla conoscenza della reale struttura ossea, con un disporsi delle ombre studiato e consapevole che, nel caso del Bambino, coprono gran parte del viso.

    Accademia di belle arti di Foggia

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